venerdì 24 maggio 2013

Processo Mediaset, secondo il Cav motivazioni “surreali”

Berlusconi avrebbe guidato l’azienda Mediaset anche dopo la sua discesa in campo. E lo avrebbe fatto “gestendo un’enorme evasione fiscale”; questo si legge nelle motivazioni della sentenza dei giudici della Corte d’appello di Milano, che ha confermato la condanna per l’ex presidente del Consiglio a quattro anni di reclusione e all’interdizione dai pubblici uffici per cinque anni. Il Cavaliere è stato “il reale beneficiario delle catene” dei diritti tv cioè di un sistema – “portato avanti per molti anni” - che avrebbe causato il notevole aumento dei costi della compravendita degli stessi diritti tv. Questo, ricoprendo sempre una “posizione di vertice”. I giudici hanno parlato anche di “costituzione di società e conti esteri” che il Cavaliere ha però negato di avere. Così come ha definito “surreali” le motivazioni della sentenza, ribadendo la sua innocenza. I fedeli dell’ex premier si sono espressi sul caso parlando ancora una volta di “persecuzione giudiziaria”. In particolare Daniela Santanchè ha detto: “Berlusconi è colpevole per forza”. I legali di Berlusconi, Niccolò Ghedini e Piero Longo, hanno annunciato un ricorso contro la sentenza le cui motivazioni hanno definito “sconnesse rispetto alla realtà fattuale e processuale”. palladinosindacodiroma.it

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