Di Marco Cecchini, candidato nel Consiglio comunale della lista dei Popolari Liberi e Forti
Complimenti al chirurgo, l’imprenditore, l’avvocato e lo “sceriffo” che, intenti a sciorinare slogan ammiccando alle telecamere, non hanno speso una parola sul rilancio culturale di Roma.
Proprio di questi giorni la notizia (da scovare sulle ultime pagine dei quotidiani) del probabile annullamento del Festival della Letteratura, prestigioso appuntamento internazionale nella splendida cornice della Basilica di Massenzio. Motivo: la mancanza di fondi che i candidati sindaci intervenuti ieri nella trasmissione Piazza Pulita hanno asserito di poter reperire senza difficoltà ma ovviamente non per la causa culturale.
Il Festival Cannes a Roma è stato invece salvato all’ultimo momento, e non certo per merito dell’amministrazione di Alemanno: in favore della manifestazione sono infatti intervenuti i privati sostituendosi alle inadempienze del Comune, che a questo proposito l’associazione degli esercenti Anec Lazio ha descritto come “disinteressato a pianificare e realizzare interventi di autentica politica culturale”.
In questa direzione si muove la proposta dei Popolari Liberi e Forti che intendono promuovere l’interazione tra pubblico e privato in vista del rilancio culturale di Roma. Una politica culturale seria e ben organizzata è sintomo di civiltà, conferisce prestigio, è il motore interno del turismo ed è indispensabile anche per la crescita economica di una città ormai allo sbando e senza alcun punto di riferimento morale e culturale.
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