mercoledì 10 aprile 2013

Principali punti programmatici di "Popolari Liberi e Forti" per "Palladino sindaco di Roma"

A MONTE
  • Il Campidoglio deve essere sede della “cabina di regia e di controllo” della attività dei 15 Presidenti dei Municipi, definiti “mini-sindaci”, ma che in realtà sono i veri Sindaci, perché sono in grado di conoscere molto meglio del “regista controllore” i problemi dei cittadini e di risolverli con l’attiva partecipazione e collaborazione di questi (“Roma: una città a partecipa- zione e responsabilità diffusa”).
  • Motivare/incentivare i dipendenti del Comune al miglioramento del servizio fornito chiedendo loro di suggerire idee e proposte (apertura nei prossimi giorni dello sportello telematico per l’ascolto dei problemi e delle soluzioni da loro suggerite).
  • Stringere una forte alleanza operativa tra il Comune, i 15 Municipi e l’iniziativa privata (imprese, associazioni e famiglie) per fare di più con meno e meglio, perché fatto “tutti insieme” nel pieno rispetto dei fondamentali principi di sussidiarietà e solidarietà (cuore e ragione).

A VALLE
  • Oggi Roma paga i suoi rifiuti a caro prezzo e con pessimi risultati. Bisogna puntare a tecnologie di smaltimento – utilizzate con successo in paesi molto meglio gestiti dell’Italia (in quanto meno “politicizzati”) – che non generano alcuna diossina e che trasformano i rifiuti in risorsa. • Iniziare a ridurre l’inquinamento del trasporto pubblico con l’acquisto di autobus a idrogeno (progetto Ballard) finanziato dalla pubblicità pagata al Comune dalle più famose imprese italiane (contratto di 5 anni per la concessione della “livrea”).
  • Rendere non solo potabile ma gradevolmente bevibile l’acqua di Roma grazie a un innovativo sistema di depurazione.
  • Nel settore edilizio creare occupazione costruendo meno case nuove, ma con la messa in sicurezza e con la cura dell’efficienza energetica degli edifici esistenti e dei tanti edifici degradati o abbandonati (non solo in città, ma anche nell’agro romano, il più grande territorio agricolo d’Italia).
  • Dopo il “boom” dei B&B (fenomeno bloccato dagli interessi alberghieri, ma da riprendere e regolare meglio), avvio dello sviluppo degli asili nido, tutti a gestione privata, ma a carico e controllo del Comune/Municipio. Grande opportunità per aumentare l’occupazione privata e i tanti spazi (mura e giardini) non utilizzati o sfitti.
  • Il Comune possiede molta terra: donarla per lo sviluppo degli orti di famiglia. Incentivare la cura e l’addobbo floreale dei tanti spazi verdi oggi in parte abbandonati al degrado e alla sporcizia.
  • Migliorare la tutela e la riqualificazione del patrimonio storico e artistico – unico al mondo - per valorizzare l’identità culturale di Roma e la sua capacità di attrarre più turismo (questo prezioso patrimonio è ancora vissuto come un ostacolo, che si scontra con le esigenze di modernizzazione di una grande metropoli, piuttosto che come una grande ricchezza e immagine di cui essere orgogliosi).
  • Creare una forte struttura di formazione per gli operatori del settore “turismo & spettacolo”, da portare dalla Serie B (o C ?) alla Serie A.
  • “Safety” e “security” da affidare a chi se ne intende davvero, anche a tempo libero.
  • Il Bilancio del Comune, sia di previsione che consuntivo, è uno strumento fondamentale per “fotografare” con chiarezza e fedeltà (nel pieno rispetto dei tempi previsti per la loro redazione) l’attività economica e finanziaria del Campidoglio. Le scelte programmatiche – da decidere con una grande partecipazione attiva dei 15 Municipi e dei loro abitanti – devono obbedire a una stretta logica amministrativa con un deciso stop a clientelismi e pressioni politiche (i partiti – diceva il pro-sindaco Sturzo – devono fermarsi davanti alla soglia del Parlamento e del Comune).
  • Creare un Comitato Misto (pubblico/privato) che sviluppi un piano strategico a 5 anni dove i rappresentanti delle arti, dei mestieri, delle professioni, delle associazioni profit e no profit si incontrino frequentemente per fornire al Campidoglio buon “cibo per il pensiero” e per rendere così la “cabina di regia e di controllo” più efficiente per la soluzione dei tanti problemi della città.

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